I MOVIMENTI UNITI CONTRO LA CRISI ASSEDIANO LA REGIONE LAZIO


Oltre 10000 partecipanti alla manifestazione contro le politiche della Regione. I “Movimenti Uniti Contro al Crisi” in corteo per la tutela del territorio, della sanità pubblica e per il reddito minino garantito.

Dopo oltre 5 ore di occupazione i 18 manifestanti dei “Movimenti Uniti Contro La Crisi”, barricati nella sala Liri della giunta Regionale del Lazio, sono stati sgomberati coattamente dalle forze dell’ordine. Nell’operazione uno dei manifestanti colto da un malore è stato trasportato in ospedale. Contro i silenzi dalle autorità politiche il sindacato preannuncia che la grande mobilitazione di oggi sarà solo l’inizio di un lungo confronto “a muso duro” con la Regione.

L’occupazione è stata decisa nel primo pomeriggio al termine dell’incontro, del tutto interlocutorio e senza implicazioni politiche,  tra una folta delegazione di tutti i movimenti e il capo gabinetto del governatore Polverini, dott. Pietro Giovanni Zoroddu e i Direttori Generali dei Dipartimenti interessati dalle richieste rivendicate dalla manifestazione: oltre 10000 persone tra lavoratori precari, disoccupati, senza casa, comitati per il reddito, movimenti per i diritti sociali e l’ambiente e sindacati di base si erano ritrovati alla metro San Paolo per sfilare in corteo fino sotto gli ufficio della Regione Lazio di via Cristoforo Colombo a Roma.

Non avendo ottenuto nessuna risposta dalle autorità politiche si preannuncia che la grande mobilitazione di oggi sarà solo l’inizio di un lungo confronto “a muso duro” con la Regione “che si dimostra sorda ai reali problemi dei cittadini e dei lavoratori del Lazio”. Mentre gli occupanti vengono “accompagnati fuori, in strada di fronte al cordone di forze dell’ordine schierate a difesa dell’ingresso della Regione, centinaia di persone , tra cui molte donne, migranti e bambini gridano, nonostante il freddo e la pioggia, per rivendicare i propri diritti, tornando in un corteo improvvisato nuovamente alla Metro San Paolo.