Convocazione tavolo autorecupero (introdurrà A. Pecoriello, urbanista)
Di fronte al costante consumo di suolo, allo spreco del
patrimonio edilizio pubblico e alla continua espulsione di abitanti dalla città
l’autorecupero comincia ad essere riconosciuto come una pratica virtuosa sia
dai movimenti attivi da sempre sulla questione del diritto all’abitare sia
dalle istituzioni in cerca di innovazione delle politiche abitative per
rispondere a una domanda di abitare sostenibile da parte di fasce sempre più
ampie di popolazione. Il tavolo sull’autoprecupero vuole provare a mettere a
confronto le pratiche profondamente diverse che si stanno diffondendo in numerose
città italiane, talvolta su iniziativa istituzionale e in assenza di dialogo
con i movimenti di lotta per la casa e le occupazioni, tal altra a partire da
essi. La definizione delle procedure amministrative, dei quadri normativi, il
modo di gestire gli aspetti finanziari, l’accesso al credito, la proprietà
individuale o collettiva, i modi di abitare e di gestire la socialità
all’interno e la capacità di aprirsi alla città con attività e iniziative di
lotta in collegamento con altre realtà, la compartecipazione dei futuri
abitanti con il proprio lavoro o affidandosi a imprese esterne, la presenza di
soggetti intermedi tra abitanti e istituzioni nella gestione del processo sono
alcune delle differenze che vorremmo esplorare nel tavolo a partire dal confronto
tra 3 modelli di autorecupero in corso di sperimentazione a Firenze, Bologna,
Roma.