ROMA: I MOVIMENTI PER IL DIRITTO ALL’ABITARE SCRIVONO AL PAPA E LANCIANO UN APPELLO ALLA CITTA’

Da 21 giorni
centinaia di nuclei familiari in emergenza abitativa si trovano
accampati e presidiano l’Assessorato alla Casa del Comune di Roma,
attraversando così questo natale e queste festività di crisi. Molti
di loro sono stati sfrattati, non sanno dove vivere e non hanno altra
scelta, non possono più sopportare, di fronte ai licenziamenti ed
alla precarietà, gli affitti ed i mutui alle stelle di questa città.
Per questo, da tempo, stanno chiedendo al Sindaco di Roma un
intervento consistente ed autorevole che porti fuori la capitale
dall’emergenza in cui vive.

Il Santo Padre,
proprio nel periodo delle festività natalizie, ha pranzato coi
poveri che frequentano e vivono le strutture di accoglienza della
Comunità di Sant’Egidio; ha più volte richiamato chiunque porti
responsabilità di governo del paese a non lasciare, in questo
momento di grande difficoltà, nessuno indietro e solo. Appena
Mercoledì scorso ha incontrato gli amministratori regionali,
provinciali e comunali chiedendo loro grande attenzione verso le
famiglie in difficoltà e gli ultimi, accennando anche alla necessità
di curare la qualità della vita nella progettazione della città.

Ora in ragione della
visita
programmata per la prossima Domenica alla Sinagoga, la
questura di Roma vuole imporci di smantellare entro Sabato 16
(domani), il presidio sinora autorizzato, mettendo avanti presunte
ragioni di sicurezza, ma in realtà per nascondere agli occhi del
Papa e del Paese, la testimonianza della cruda realtà dell’emergenza
abitativa, simbolo delle contraddizioni sociali che affliggono la
città di Roma.

Dopo aver manifestato
pacificamente
, al freddo ed alla pioggia di questo inverno
rigido, per chiedere al Sindaco Alemanno di non cancellare come
annunciato circa 40.000 persone dalla graduatoria per l’assegnazione
delle case popolari e per ottenere soluzioni vere e dignitose per noi
e per tutti, non siamo disponibili ad accettare di tornare
nell’invisibilità nascondendo i problemi sotto il tappeto; non
possiamo accettare di farci trattare ancora una volta come polvere da
rimuovere frettolosamente.

Sentiamo spesso
parlare dei giovani,
delle famiglie, dei migranti, ma se chi
viene sfrattato, chi ha la propria casa pignorata, chi non ce la fa
più ad arrivare alla fine del mese continuerà a ricevere non
accoglienza ma solo esclusione e politiche di polizia, chi potrà
ancora pensare di costruire il proprio futuro? Come potremo evitare
di sprofondare tutti nel precipizio di una società senza più legami
sociali e di solidarietà?

Rivendichiamo
innanzitutto, dunque, il diritto alla visibilità, come condizione
indispensabile per immaginare di tornare a parlare di diritti.

Per questo chiediamo
al Santo Padre
di interessarsi alla vicenda e di riceverci. Di
evitare che questa sua importante visita si macchi, anche
indirettamente, di questa brutale e violenta chiusura.

Allo
stesso tempo invitiamo associazioni e movimenti, forze politiche e
rappresentanti istituzionali, organi di stampa e cittadini ad una
conferenza stampa e ad un presidio a oltranza sabato 16 gennaio dalle
ore 14.30 ancora sotto l’assessorato alla Casa del Comune di Roma,
in lungotevere De’ Cenci.

Movimenti
per il Diritto all’Abitare