ROMA, EMERGENZA CASA: ASSEMBLEA PUBBLICA

L’occasione è la discussione del piano
del Comune, l’11 gennaio

Liberazione- 6 gennaio
2010

di Daniele Nalbone

Da oltre un mese, a pochi
metri dalla redazione di Liberazione, i movimenti per il diritto
all’abitare hanno dato vita a una tendopoli. Era il 4 dicembre,
giornata nazionale contro gli sfratti, quando un centinaio di nuclei
in emergenza abitativa hanno iniziato un presidio permanente contro
le banche e la crisi davanti a due palazzi vuoti di proprietà (uno)
di Bnp Paribas e (l’altro) di Unicredit.

«Da allora non ci siamo
più mossi da via del Policlinico 137/143» spiegano due signore che
cercano riparo dalla pioggia battente di ieri sotto un gazebo bianco:
i due edifici sono diventati il simbolo della lotta “metropolitana”
per il diritto alla casa. Intanto, in tutta la città, sono
continuate manifestazioni e sit in di protesta contro un Piano Casa,
quello varato dal Comune di Roma, giudicato dai movimenti «l’ennesimo
regalo ai costruttori». Così il 23 dicembre, dopo il fallimentare
incontro con l’assessore alla Casa, Alfredo Antoniozzi, i Blocchi
precari metropolitani, Asia Rdb, il Coordinamento cittadino e
il Comitato obiettivo casa hanno deciso di “conquistare”, con un
altro presidio soprannominato Tendopoliz, il marciapiede di
Lungotevere de’ Cenci, proprio davanti all’ingresso
dell’assessorato alla Casa. Dai due presidi, dove sono stati
allestiti “sportelli” per chi ha problemi di sfratti, di mutui o
di affitti non si è parlato, però, solo di emergenza abitativa: per mettere in rete le
resistenze, ad esempio, queste due mobilitazioni hanno espresso la
loro vicinanza e la loro solidarietà ai lavoratori e ai precari
dell’Ispra partecipando alla fiaccolata del primo gennaio. «Le
numerose lotte contro la crisi» spiegano «i licenziamenti, gli
sfratti, il caro affitti, devono unirsi e manifestare insieme un
forte dissenso all’inadeguatezza delle soluzioni proposte dalle
amministrazioni e dal governo».

Così, il prossimo 11
gennaio, in occasione della conferenza dei capigruppo comunali per
calendarizzare il dibattito sul Piano Casa, è in programma
un’assemblea pubblica presso l’assessorato. Presso Tendopoliz.

Da quel momento inizierà
una mobilitazione ampia «che coinvolgerà tutti coloro che, colpiti
dalla crisi, diventano morosi nell’affitto e nel mutuo, coloro che
sono precari nel lavoro e nell’abitare, coloro che stanno per
essere cancellati dalle graduatorie per un alloggio popolare, coloro
che sono stati costretti ad occupare, che studiano in questa città e
sono strozzati, come i migranti, da affitti in nero per stanze e
posti letto fatiscenti». Dai movimenti, quindi, un appello alle
forze politiche, ai consiglieri, ai comitati di quartiere fino ad
arrivare agli urbanisti e agli architetti «impegnati per un disegno
della città incentrato sul recupero e sul riuso e non su nuove
cementificazioni: proponiamo a tutti di passare una notte con noi
nella tendopoli di lungotevere de’Cenci e di costruire, insieme,
una vera tutela del diritto alla casa, al reddito e alla dignità».