(Bologna) I nostri “RIS” contro la rendita
16 novembre Presidio contro la svendita delle aree militari a Bologna
Presidio contro la svendita delle caserme di Bologna, contro una nuova politica di speculazione.
I nostri “RIS” sono intervenuti per accertare il reato di “rendita” e per riconsegnare queste aree al bene comune.
Bologna Prende Casa
(milano) Da San Siro a Primaticcio: basta sgomberi
Stamattina il comune di Milano e l’ Aler hanno effettuato ben due sgomberi, uno nel quartiere San Siro, una famiglia con quattro bambini buttata in mezzo alla strada e uno nel quartiere Primaticcio, una ragazza madre con una bimba di 5 anni che ora si ritrova senza un tetto sulla testa.
La ragazza madre e la bambina di 5 anni sono state mandate in una comunità, dipinta dall’ ispettore Aler e dalle istituzioni in maniera idilliaca, come se si potesse vivere in maniera dignitosa senza una casa, con una soluzione a tempo determinato.
Nessun posto in comunità per la famiglia di San Siro che sarà oltrettutto smembrata: madre e figli saranno ospiti dai City Angels, il padre per strada, una soluzione improponibile per poter avere anche una minima prospettiva di vita decorosa come sono soluzioni improponibili le comunità, comunque ormai completamente piene per la politica di sgomberi della nostra giunta.
Non importa se è arrivato l’ inverno, se ogni anno nella metropoli dell’Expo si continua a morire di freddo, se ci sono migliaia di appartamenti sfitti, ai quali si aggiungono i due appartamenti sgomberati stamattina che rimarranno lastrati chissà per quanto tempo: l’ imperativo sembra essere liberarsi degli abitanti dell’ edilizia popolare piuttosto che garantire davvero una sicurezza dei diritti.
Le risorse economiche usate stamattina per portare avanti gli sgomberi potevano essere usate a pochi metri, a Bisceglie, per rimuovere i rifiuti tossici su cui comune e provincia intendevano costruire il perfetto “complesso residenziale”, favorendo le società private con autorizzazioni illecite e procedure illegitime, creando un quartiere non abitabile se non dai ratti o di chi volesse fisicamente ammalarsi dei mali peggiori, ma nonostante questo 200 appartementi di questo quartiere tossico erano già stati venduti.
E intanto Milano è ben lontana dai lustrini e dalla copertine patinate dei giornali, ha sempre più fame di case, in tempi di crisi dove migliaia di precari cercano lavoro e le casse integrazioni aumentano l’ unica risposta di comune e Aler è aumentare gli affitti, sgomberare interi quartieri popolari con l’ obiettivo di creare quartieri in cui vivere e abitare diventerà un lusso, con l’ unico risultato di favorire la speculazione edilizia di amici e imprenditori mafiosi.
Basta sgomberi, di freddo si muore : Sanatoria per tutti!!!
Comitato Abitanti San Siro www.abitantisansiro.blogspot.com
Comitato Abitanti Primaticcio
COSENZA: LA CASA È UN DIRITTO, LE DENUNCE NON CI FERMERANNO!
Dopo lo sgombero dell’occupazione (multietnica) dell’ex ufficio di collocamento del 4 giugno scorso, arrivano decine di denunce che cercano di intimorire chi in questa città si organizza dal basso per riappropriarsi dei diritti negati da decenni di politica corrotta, parolaia e strumentale agli interessi delle lobby di potere che a Cosenza, come nel resto d’Italia, disegnano un quadro a tinte fosche fatto di interessi (di pochi) e compromessi (tanti) a scapito dei più.
Denunce che hanno colpito, oltre a chi rivendicava il diritto alla casa, anche chi si trovava nel palazzo occupato solo per portare la propria solidarietà, innescando un meccanismo perverso per cui essere solidali è reato.
Mentre speculare sulle nostre vite, sul nostro futuro e sulla nostra terra è legittimo. Come è legittimo ignorare la richiesta di diritti che sempre più riecheggia, da Terzigno a Brescia, dalla Val di Susa allo Stretto. E la risposta dello Stato è sempre uguale: repressione e criminalizzazione delle lotte sociali.
In sintesi tutto ciò a cui lo Stato non vuole dare risposta diventa reato o, comunque, oggetto di denuncia.
Tutto questo mentre governo nazionale e regionale sull’emergenza abitativa e sulla crisi occupazionale del settore edile hanno confezionato un Piano Casa che altro non è che l’ennesimo condono per gli abusivismi esistenti e la possibilità di ampliare le volumetrie degli immobili privati, residenziali e commerciali, fino al 20% imponendoci l’ennesima colata di cemento. Mentre invece basterebbe avviare una politica seria di recupero dell’esistente, nei centri storici e nelle periferie ad esempio, per risolvere l’emergenza abitativa.
Un Piano Casa che sfrutta e cancella al tempo stesso l’emergenza abitativa perché di edilizia residenziale pubblica non parla se non nella raccomandazione alle Aterp di impiantare pannelli solari nelle nuove costruzioni.
E sul palazzo sgomberato spunta il cartello Vendesi! per permettere alla BNP Paribas di continuare a speculare tranquillamente su una proprietà pubblica facendo lievitare il mercato virtuale del mattone e creando il meccanismo perverso per cui più si produce un bene più il diritto legato a quel bene viene compresso. Basti pensare che in Italia esistono già circa 20 milioni di stanze vuote, solo in Calabria sono 800.000 e Cosenza conta palazzi vuoti per circa 20.000 stanze disponibili.
In agosto è finalmente uscita una graduatoria dell’ Aterp in cui, dulcis in fundo, è aggiunto un “nota bene” che recita: “l’Aterp non dispone di case da assegnare ne di fondi per costruire nuovi alloggi”…
E la legge regionale continua a vincolare l’accesso ai bandi per i migranti previa residenza e contratto di lavoro regolare da almeno cinque anni, ignorando che i migranti pagano residenze fittizie e vengono sfruttati a nero in tutti i settori produttivi come, del resto, anche molti italiani.
Questi elementi ci impongono una riflessione seria sul come auto-organizzarsi per assicurarsi i diritti in questa nazione visto che ne la politica ne le istituzioni, intendono lavorare in una direzione che parli la lingua della giustizia sociale e dei diritti.
Noi non resteremo ad aspettare che qualcuno si svegli e si ricordi quali sono le funzioni di uno stato e delle sue istituzioni.
Ci riapproprieremo nuovamente del diritto alla casa e le denunce non serviranno a fermarci.
PRENDOCASA RESISTE!
Cosenza, 11 novembre ’10
[MODENA] Prendocasa occupa una palazzina
12/11/2010
Modena_ Questa mattina Prendocasa Modena ha occupato assieme a tre famiglie una palazzina in zona Marzaglia nuova a fianco della chiesa.
Questa è la risposta che le famiglie di Modena e Prendocasa Modena voglio dare alla forte crisi abitativa che sta vivendo la città, alla quale l’ amministrazione non è più in grado di dare risposte concrete a tutte quelle famiglie che a causa della crisi non riescono più a pagare i mutui e gli affitti, venendo sfrattati senza soluzioni alternative.
A breve seguiranno aggiornamenti.
(Bologna) manifestazione x i diritti dei migranti
Permesso di soggiorno, casa, lavoro, abolizione dei CIE, sono queste le motivazioni della manifestazione del 13 novembre.
Bologna Prende Casa aderisce assieme all’USB alla manifestazione per i diritti dei migranti, organizzando uno spezzone unitario, aperto dallo striscione NO AL NUOVO PATTO SOCIALE di cgil-cisl-uil e mercagaglia SI AL PERMESSO DI SOGGIORNO
SABATO 13 NOVEMBRE TUTTI ALLE ORE 14.00 IN PIAZZA XX SETTEMBRE BOLOGNA bologna prende casa
(Bologna) parte welfare in comune!
10 NOVEMBRE BOLOGNA
REPORT ASSEMBLEA 9 NOVEMBRE
Ieri martedì 9 novembre si tenuta la prima assemblea pubblica della campagna Welfare in Comune. L’assemblea ha visto una grande partecipazione, circa 200 persone. Si sono susseguiti numerosi interventi da lavoratori italiani e migranti e utenti dei servizi pubblici e privati, dal popolo dei passeggini ai lavoratori delle cooperative, dai lavoratori delle biblioteche agli studenti, dagli inquilini agli insegnanti. Sono inoltre intervenuti rappresentanti delle forze sindacali di base e politiche promotrici della campagna.
Le stesse esigenze che hanno portato alla nascita della campagna sono state confermate dall’assemblea ovvero la necessità di un collegamento tra tutti quei settori che si stanno organizzando contro i tagli al welfare, e la necessità di produrre mobilitazioni unitarie per dare forza alle singole vertenze.
Sono già numerosi gli appuntamenti che sono stati lanciati, ne citiamo solo alcuni a partire dalla manifestazione del 13 novembre per i diritti dei cittadini migranti, passando per il presidio di martedì 16 novembre a porta S.Felice contro la svendita delle ex-caserme, fino al 20 ottobre quando si terrà un presidio di genitori e lavoratori in occasione di un convegno sull’infanzia, che vedrà la partecipazione del commissario Cancellieri.
E’ stato inoltre deciso un momento unitario per il prossimo 11 dicembre, giornata nella quale si svolgerà una manifestazione cittadina. Questa data non vuole essere la conclusione di percorso, ma una tappa di una lotta, in difesa e per un nuovo stato sociale contrapposto ai tagli annunciati dal commissario prefettizio in linea con il governo nazionale e regionale.
Continua la raccolta delle firme in calce all’appello WELFAREINCOMUNE che ogni singolo cittadino o singola associazione possono fare pervenire all’indirizzo mail welfareincomune@gmail.com
Si stanno organizzando momenti di incontro e coordinamento aperti a tutti i sottoscrittori che verranno pubblicizzati sul blog: www.welfareincomune.blogspot.com/
[TORINO] Cronaca (in diretta!) di una giornata di resistenza allo sfratto.
da http://prendocasa-torino.noblogs.org/
Ore 15:00
VITTORIA!!!
…parziale certo, il problema della casa resta sullo sfondo come uno spettro per Patrizia e la sua famiglia, ma l’biettivo della giornata era ottenere un ulteriore rinvio e questo è stato ottenuto: saremo di certo nuovamente qui il 14 gennaio 2011 data del prossimo accesso. Sino a che chi di dovere non sarà in grado di proporre soluzioni alternative infatti troveranno la famiglia, lo sportello , la rete per il diritto alla casa torinese e tanti altri ad impedire quest’ulteriore sopruso.
Ringraziamo naturalmente tutte e tutti coloro che hanno portato la loro solidarietà quest’oggi come le altre volte, ma l’emozione di Patrizia parla da sè:
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(Bologna) bloccato un ennesimo sfratto
3 novembre 2010 Bologna
comunicato stampa
bloccato uno sfratto a San lazzaro
Questa mattina grazie ad un presidio anti-sfratto, al quinto acesso dell’ufficiale giudiziario, una famiglia, madre, padre e tre bambini resisdenti nel comune di San Lazzaro (Bologna) ha ottenuto un ulteriore rinvio dello sfratto per morosità al prossimo 14 gennaio. Solo la solidarietà e la mobilitazione degli inquilini resistenti rappresenta un argine concreto alla dilagante emergenza abitativa. Chiediamo ancora una volta con forza una moratoria nazionale che blocchi gli sfratti per morosità.
Il movimento di lotta per la casa partecipa alla campagna “Welfare in comune”, i tagli e i mancati finanziamenti che subirà tutto il settore casa delle amministrazioni locali con il prossimo bilancio aumentarà la precarietà sociale, portando migliaia di famiglie in piena emergenza abitativa. Collegare le diverse mobilitazioni oggi diventa una necessità per tutti i settori colpiti dalla crisi.
ASIA-USB
Bologna Prende Casa
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e-mail: bologna.asia@usb.it
http://asia.usb.it/
http://bolognaprendecasa.noblogs.org/