18 febbraio ore 17,30
presso la ex caserma di via del Porto Fluviale, 12
La delibera 8/2010 del Comune di Roma da il via ad un’operazione di vendita su larga scala di un patrimonio pubblico immenso e di grande valore come le 15 caserme presenti nel cuore del territorio metropolitano e dismesse dal ministero della difesa.
La scelta della privatizzazione che il Comune di Roma ha preso indica ancora una volta la volontà di questa amministrazione di abdicare al proprio ruolo di pianificazione, progettazione e decisione, possibilmente in accordo con i territori interessati, sulle trasformazioni urbane e il miglioramento della qualità della vita attraverso la creazione di nuovi servizi sempre troppo carenti. Il riutilizzo pubblico delle caserme permetterebbe di risparmiare soldi e tempo sulla realizzazione di servizi che altrimenti vedremmo solo con il cannocchiale e, rimanendo all’interno di territori già strutturati, ridurrebbe la necessità di nuove cementificazioni che ci sottraggono verde ed estendono a dismisura i confini di una città in cui diventa sempre più difficile muoversi da una parte all’altra.
Spetta ancora una volta a noi cittadini, alle associazioni attive nei quartieri, ai movimenti per i diritti sociali come quello ad un abitare dignitoso e accessibile mobilitarci per impedire che nei nostri quartieri si verifichino operazioni dal sapore meramente speculativo privandoci per sempre della possibilità di utilizzare questa immensa risorsa, di aree ed edifici già pubblici, che con pochissimi investimenti potrebbero essere recuperati per le esigenze sociali, in alcuni casi drammatiche, che attraversano questa città. Soluzioni in termini di accoglienza e assistenza alloggiativa da approntare in tempi brevi per rispondere alla grande richiesta abitativa che non trova risposte, ma anche nuovi spazi per le biblioteche comunali che non sono un lusso ma un servizio assolutamente indispensabile nei tanti quartieri dormitorio di questa città così come gli asili nido che non bastano mai e quant’altro. Dopo aver contestato duramente la delibera sulle caserme, strappando qualche lieve miglioramento che ancora non ci soddisfa, siamo oggi pronti a rilanciare una battaglia sulla riqualificazione urbana basata sul recupero per fini pubblici del patrimonio in disuso all’interno di una contestazione più ampia contro i processi di privatizzazione e precarizzazione con cui il Sindaco sta governando la città di Roma al tempo della crisi.
Per questo parteciperemo alla mobilitazione del 19 febbraio prossimo contro gli Stati generali di Alemanno per una Roma bene comune.
L’assemblea sarà inoltre l’occasione per la presentazione delle iniziative che il neonato comitato cittadino per l’uso pubblico delle caserme intende portare avanti per far sì che in questa città non regni la speculazione e la logica dei profitti ma quella dell’attivazione dal basso e della partecipazione dei territori alle trasformazioni che li riguardano.
Comitato cittadino per l’uso pubblico delle caserme e Movimenti per il diritto all’Abitare
Il volantino: Uso pubblico delle caserme