Mentre il sindaco di Roma è impegnato a lustrare la vetrina degli Stati Generali della città che nel 2009 ha registrato il maggior numero di sfratti (8.729, di cui il 78% per morosità) ed è sempre più distante dai problemi che la affliggono, il ministro alle infrastrutture, competente per le politiche abitative nazionali, dorme sonni tranquilli nonostante la definitiva cancellazione delle tutele contro le esecuzioni anche per le cosiddette categorie protette.
Che fare di fronte all’irresponsabile assenza delle amministrazioni pubbliche? I proprietari ne stanno approfittando per chiedere a piè sospinto centinaia di sfratti, denunciando i commissariati che non dispongono l’uso della forza pubblica. I movimenti per il diritto all’abitare e l’inquilinato organizzato contro gli sfratti e le dismissioni selvagge (Enti privatizzati, casse, assicurazioni) hanno deciso di eseguire l’unico accesso utile per affrontare la situazione: notificare al ministro Matteoli l’ordinanza di sgombero per manifesta inadempienza nella tutela del diritto alla casa.
Il vero moroso è il Governo con la complicità delle amministrazioni che senza coraggio alcuno attendono provvedimenti dall’alto. Riteniamo invece che sia il Comune che la Regione, insieme alla Prefettura di Roma, possano emanare un provvedimento di moratoria tale da consentire l’avvio dei piani necessari per affrontare immediatamente l’emergenza abitativa e programmare politiche alloggiative adeguate.
Mentre attendiamo iniziative in tal senso proseguono i picchetti antisfratto. Venerdì mattina difenderemo una signora di 75 anni in via Nomentana 175 (tra via Cagliari e viale Regina Margherita) e poi ci recheremo tutti e tutte sotto il ministero delle Infrastrutture dove intendiamo consegnare l’ordinanza di sfratto al ministro Matteoli. Appuntamento dalle ore 10 a Porta Pia.
Movimenti per il diritto all’abitare_ Roma