Firenze: sull’ ex-meyer, per capire meglio..

*...UNA VITA DIFFICILE...       FIRENZE 15-6-2010*
*CRONACHE AI MARGINI DI UNO SGOMBERO ANNUNCIATO...*
*Accenni storici: Per capire storia e composizione dell'occupazione dell'Ex
Meyer di Via Buonvicini, occorre ricostruirne la storia recente, cominciando
dall'abbandono della Scuola Ottone Rosai. L'abbandono della Rosai è avvenuto
dopo due tentativi di sgombero. La scuola doveva essere abbattuta per fare
posto alla stazione per i Treni ad Alta Velocità. I circa 180 occupanti
lasciarono la scuola diretti al Meyer...tutti tranne la componente "rom",
cinque-sei famiglie che speravano, inutilmente, di essere sistemate dal
Comune. Per i resto quasi tutte famiglie romene, alcune famiglie marocchine
e una cinquantina di eritrei e etiopi scappati dal conflitto e alla ricerca
di migliore vita. L'Ex Meyer era una scelta quasi "obbligata" indotta da
qualche politico della ex Giunta (omettiamo i nomi ma non è importante...) e
fin da subito è stata vita difficile.*
*La natura multietnica dell'occupazione, la presenza di molti giovani, è
diventato un ostacolo per il territorio circostante e la forte componente di
"destra" che lo abita.*
*Ogni due settimane gli occupanti si trovavano a che fare con irruzioni di
polizia e carabinieri. I primi giorni dell'occupazione 10 giovani magrebini
sono stati trasferiti nei CPT per poi essere rilasciati. M la vita
quotidiana all'interno della occupazione non era certo facile. lo sgombero
annunciato per settembre in realtà è stato firmato dal sindaco nelle scorse
settimane insieme al mercatino multietnico. Sempre pìù spesso veniva tolta
l'erogazione dell'energia elettrica e le minime condizioni vitali venivano
meno, ma nonostante tutto gli occupanti, nonostante la situazione di vero e
proprio accerchiamento andavano avanti...*
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*LO SGOMBERO O PRESUNTO TALE:*
*Sono passati venti giorni dall'annuncio dello sgombero. L'ultima settimana
si sono rincorse le richieste, nostre, di rinvio del medesimo insieme alla
puntuale riconferma dello sgombero.*
*Uno sgombero anomalo. Quaranta vigili, asistenti sociali, mediatori
culturali, un armamentario originale che però nei fatti avvia la solita
operazione di sgombero. Una operazione fatta in modo diverso, questo sì, ma
con un profondo  spirito di violenza psicologica contro gli occupanti e
l'occupazione stessa...forse peggio dei manganelli e della DIGOS.*
*Le pressioni sulle famiglie, i tesserini di riconoscimento, gli orari, lo
stacco della corrente, l'inizio di qualche lavoretto...un modo di operare
che vuole costruire un immaginario di discplina e coazione alla società
delle "regole" tipico della messa in sicurezza di una intera società...*
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*LE OFFERTE DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE:*
*Inizialmente l'amministrazione comunale ha messo a disposizione la
foresteria "Pertini di Sorgane per le donne e i bambini ma solo per un
mese...per poi comunicare nel pomeriggio che i nuclei familiari (per intero)
possono accedere alla Foresteria per tre mesi (!) e una altra manciata di
posti letto (sempre per alcuni mesi) per i richiedenti asilo...*
*Ci siamo presi qualche giorno di tempo per alzare il prezzo della
trattativa e per rilanciare. Ma la cosa che rende più indisponente il corpo
occupante è proprio la forma del "controllo" asfissiante che pesa sulle
famiglie, i simgoli, o le coppie. Un modo di concepire la vita stessa che
oltre a concedere solo spazi transitori (per il periodo determinato) limita,
pesantemente, l'istinto di libertà che appartiene a tutte/i noi.*
*Provate, ad esempio, a chiedere ai richiedenti asilo somali che stanno
all'interno del progetto CARA nell'albergo di Via Di Novoli con docce, pasti
caldi, televisione in camera se stanno meglio che nello spazio mal
attrezzato del "Kulanka" in Via Luca Giordano. Tutti vi diranno preferiscono
stare al Kulanka...*
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*Questa limitazione alle libertà di movimento condiziona anche le sclete
future. Certo al Meyer non si stava bene, sapevamo di dover uscire, ma il
prezzo da pagare è un pò troppo alto per i nostri gusti.*
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*L'OPERAZIONE PERVERSA*
*Ma non è finita. Per quale progetto è stato sgomberato l'EX MEYER, a chi
vene dato, per quali lavori, per quali fini...e qui l'operazione diventa
ancora più complessa e perversa. Infatti Regione Toscana e CASA SPA hanno
ideato un progetto di realizzazione di 25 case popolari nella struttura di
Via Buonvicini 21 (progetti simili in Viale Giannotti e Via Aretina) da
destinare a famiglie e nuclei occupanti di case ERP a Firenze per un periodo
di due anni rinnovabile in altri due. Ovvero per consentire a questi nuclei
di rientrare nelle graduatorie di assegnazione delle case popolari. E
siccome la maggioranza di queste famiglie (Ponte di Mezzo ma anche
Rocca Tedaldae Via Zanella) fanno rifermento al Movimento di lotta per la
Casa il gioco è fatto. Il progetto prevede anche la realizzazione di un
asilo nido (ma non li dovevano chiudere tutti...) sempre in Via Buonvicini.
Inutile anche ribadire che i medesimi occupanti della cas popolari si sono
più volte rifiutati di accettare questa proposta frutto di una genetica
complessa e di menti malate...*
*E con la dovuta calma che affronteremo una situazione che cambia
costantemente. Per altro ogni giorno ci chiamano a protezione degli sfratti
e il panorama casa con la crisi che si consuma in modo spietato sta
ritornando al centro della discussione di una città profondamente ferita e
lacerata da speculatori di ogni sorta, da amministratori arroganti e
incapaci, e da tante persone che non ne possono pìù...*
*Non aggiungiamo nulla sulle minacce del questore, sulla solita denuncia a
Lorenzo per lesioni al vigile urbano di turno, sui ricatti psicologici e
terreni ai richiedenti asilo, sulle ossessioni dei mass-media, tutto oramai
è parte di un assurdo e complicato spettacolo, imbastito, puntualmente,
sulla nostra e altrui pelle...*
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*le compagne/i del movimento di lotta per la casa di Firenze*
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