13 giorno di tendopoli a Bologna

appello per il diritto alla casa

Il problema abitativo sta assumendo oggi, sul nostro territorio,
caratteristiche inedite e preoccupanti. L’avanzamento della crisi che
si traduce in migliaia di licenziamenti, mobilità e casse integrazioni,
vede migliaia di famiglie a rischio per la perdita della casa, sia essa
in affitto o gravata da un mutuo. Mentre tutto questo colpisce chi ha
contribuito alla costruzione economica e sociale di questa città, chi,
invece, ha contribuito allo scoppio della crisi economica, si
arricchisce sempre più, tramite meccanismi legati alla rendita e alla
speculazione.

Il diritto alla casa rappresenta una riappropriazione di reddito, è
un’istanza di uguaglianza sociale che investe non solo coloro che
vivono il problema sulla propria pelle, ma tutti coloro che vedono nei
diritti e nelle garanzie sociali i principi di una società civile e
democratica che si definisce tale.

Chiediamo quindi alle amministrazioni locali e regionali che venga tutelato il diritto alla casa:

-per una moratoria degli sfratti per morosità
-per il finanziamento delle case popolari
-per il sostegno agli insolventi mutuo prima casa

firma l’appello degli inquilini resistenti

ASIA
Bologna Prende Casa

http://bolognaprendecasa.noblogs.org/
www.asia.rdbcub.it

11 giorno di tendopoli

17 aprile Bologna 

L’attacco del PdL alla tendopoli degli inquilini resistenti

In merito al manifesto comparso a nome del PdL sulla tendopoli siamo sicuramente d’accordo nel ritenere una vergogna una tendopoli a Bologna, infatti è davvero scandaloso che le amministrazioni locali cosi come quelle regionali e nazionali non abbiano praticamente fatto nulla in merito alla casa, e che chi vuole esercitare il proprio diritto alla casa sia costretto a dormire davanti alla sede del comune. Sul testo del comunicato, tralasciando le colorite e goffe affermazioni del PdL che ci ha scoperto a far “balotta” coi bimbi giocando al pallone,. e prendendola seriamente ci pare alquanto singolare che un partito diretto da chi possiede centinaia di ville e case come Silvio Berlusconi si permetta di parlare di case popolari vecchie e degradate. Quanti soldi ha stanziato questo governo per l’edilizia pubblica? Quanti soldi sono andati invece per abbellire e condonare ville? Ma andassero sulle ville sui colli ad attaccare i loro manifesti pieni di insulti, perché è lì che vivono quelli con i soldi, che non hanno il problema di casa, e magari speculano pure affittando appartamenti a prezzi inaccessibili. Nella tendopoli ci sono famiglie italiane e straniere, ma questo non è il dato principale, la cosa davvero importante è che ci sono famiglie inquilini: lavoratori in cassa integrazione, mobilità, disoccupati che per colpa di chi specula sulla crisi perdono anche il diritto all’abitare. Oggi è arrivata all’11 giorno la tendopoli degli inquilini resistenti. Non chiediamo elemosina lottiamo per il diritto alla casa! Lottiamo per gli interessi popolari contrapposti agli interessi degli speculatori e del mercato privato. Nei prossimi giorni una delegazione della tendopoli sarà presente nei quartieri a partire dal Pilastro, per aprire la mobilitazione anche in altre zone della città.Invitiamo tutte la cittadinanza a firmare l’appello della tendopoli degli inquilini resistenti per il diritto all’abitarePer il diritto all’abitare per tutti Per le case popolari

ASIA-RdB

Bologna Prende Casa

 

www.asia.rdbcub.it

http://bolognaprendecasa.noblogs.org/

[PISA] IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA UNA MOZIONE CONTRO LO SGOMBERO DI VIA MARSALA!

È stata un’intensa giornata di mobilitazione quella di ieri.

Durante la mattinata la DIGOS si è presentata alle case occupate di via
Marsala con le notifiche di sequestro preventivo dell’immobile, che
intimano alle famiglie occupanti di abbandonare la propria abitazione.

Immediata è stata la risposta di solidarietà: nel giro di poche ore è
scattata una reazione di sdegno e di rabbia che si è concretizzata nella
convocazione spontanea ed autonoma di un presidio sotto il Comune di
Pisa di centocinquanta persone: oltre alle famiglie di Via Marsala si
sono raccolte in Logge dei Banchi tutte quelle soggettività che in
questo mese hanno condiviso il percorso di riappropriazione del diritto
alla casa e di riqualificazione dello stabile.

Verso le 16 e 30 la manifestazione si è diretta all’interno della sala
delle Baleari, interrompendo il Consiglio Comunale. Le famiglie hanno
imposto all’attenzione del Consiglio la questione della notifica di
sequestro in quanto problema politico della città: non è ammissibile che
un vero e proprio palazzinaro come Pampana tenga volutamente vuote
centinaia di immobili, si mostri sordo alle richieste di trattativa con
34 persone in emergenza abitativa, richieda alla magistratura il
sequestro di un immobile che non ha e non ha mai avuto pubblica utilità,
sul quale il suo unico interesse è quello di cavare un milione di euro
da un contenzioso con il Comune.

Per questo gli occupanti hanno portato e tenuto per ore uno striscione
dove il “NO ALLO SGOMBERO” si è tradotto nella rivendicazione politica
di REQUISIZIONE degli immobili sfitti, primo tra tutti lo stabile
occupato di Via Marsala, da parte delle amministrazioni pubbliche. Lo
sgombero quindi, come questione politica sulla quale i manifestanti
hanno costretto l’amministrazione a decidere da quale parte stare.

Verso le 18 infatti è stato ottenuto un incontro delle famiglie, del
Comitato Pisa-Est e del progetto Prendocasa con i capigruppo del
consiglio comunale. Gli abitanti di via Marsala hanno esposto in prima
persona la loro posizione: nessuno uscirà dallo stabile occupato,
nessuno è disposto a farsi intimidire da un’ordinanza di sequestro
motivata con una assurda e menzognera dichiarazione di un “non
dimostrato stato di necessità”. Tutti hanno chiaro chi sono i
responsabili della propria condizione di emergenza e di conseguenza le
controparti da affrontare nel momento in cui polizia e magistratura
vogliano tentare di buttare in mezzo alla strada 34 persone.

Una determinazione che è propria di chi sta dalla parte giusta, della
dignità e della necessità, ancora più rafforzata dalla solidarietà
popolare del quartiere, conquistata con la riqualificazione dal basso e
con le tante iniziative e progetti ludici e sociali svolti e avviati, e
dalla partecipazione di importanti soggetti sociali e politici alla
causa di riappropriazione del diritto all’abitare, come la curva nord
Maurizio Alberti, il circuito del movimento antagonista in tutte le sue
articolazioni (dagli studenti medi in lotta, agli universitari, agli
spazi sociali della città), il sindacalismo di base, le associazioni di
inquilini e parte del ceto politico della sinistra.

Dall’incontro con i Capigruppo è emersa una mozione votata in tarda
serata dai consiglieri comunali che in maniera chiara e diretta conferma
lo stato di emergenza abitativa degli occupanti, la volontà
dell’amministrazione comunale di proseguire con percorsi di mediazione
abitativa per ogni singolo nucleo e, soprattutto, si schiera contro uno
sgombero da parte delle forze dell’ordine e dell’autorità giudiziaria,
rivolgendo loro “un pressante appello… affinché non si proceda ad
azioni di forza per liberare l’immobile, dando il tempo necessario alla
conclusione di percorsi attivati dall’amministrazione comunale”.

Un’importante presa di posizione che rilancia la lotta per il diritto
all’abitare e la campagna contro lo sgombero di Via Marsala. Intanto gli
occupanti proseguono le loro attività in diverse direzioni: da una
parte, insieme al Comitato territoriale Pisa-Est con le prossime
iniziative: sabato pomeriggio riqualificazione di uno spazio verde nel
quartiere con merenda popolare e domenica pranzo e inaugurazione del
corso di boxe all’interno dei fondi di via Marsala; dall’altra parte,
con il progetto Prendocasa, nella convocazione di un’importante
assemblea pubblica che si terrà stasera alle 19, con l’obiettivo di
portare avanti la campagna contro lo sgombero, incentrata sulla
requisizione degli immobili sfitti e oggetto di speculazione
immobiliare.

Via Marsala non si ferma: dopo la prima vittoria politica di ieri, in
cui la Politica cittadina ha dovuto considerare l’occupazione come
questione sociale e non di ordine pubblico, la volontà è quella di
proseguire in una mobilitazione che porti la Proprietà a ritirare le
denunce ed a riaprire la trattativa sull’uso pubblico di Via Marsala.

VIA MARSALA RESISTE!




IL DIRITTO ALLA CASA NON SI SGOMBERA!

 
www.infoaut.org
newroz.noblogs.org
prendocasa-pisa.noblogs.org
comitatopisaest.blogspot.com
 

 

[PISA] via marsala è sotto sgombero

Stamattina la Digos ha notificato ad alcune famiglie di via Marsala
un’ordinanza di sequestro dell’immobile, con l’invito ad abbandonare lo
stabile entro tre giorni. Per oggi pomeriggio è convocato un presidio
sotto il Comune alle 16 per chiedere alle istituzioni di intervenire
contro l’eventualità di uno sgombero forzoso con la requisizione di
questo e delle centinaia di immobili sfitti in città.

Fin da stamattina sta girando un appello rivolto a tutte le realtà di movimento, che
è possibile firmare mandando una mail all’indirizzo comitatopisaest@gmail.com

Di seguito il testo del volantino che verrà distribuito al presidio di
oggi:

NO ALLO SGOMBERO!

Siamo otto famiglie che da un mese hanno occupato una palazzina vuota
dal 2002 in via Marsala a Riglione. I percorsi di vita che ci hanno
portato alla scelta dell’occupazione sono vari, ma tutti accomunati
dalle difficoltà economiche (licenziamenti, cassintegrazione,
disoccupazione) imposte dalla crisi e dall’assenza di risposte
istituzionali al nostro bisogno di casa: tutti noi, infatti, abbiamo
fatto richiesta per la casa popolare, ma non abbiamo ottenuto un
alloggio. Quando sono arrivati gli sfratti per morosità, a fronte della
totale incapacità del Comune e degli assistenti sociali di darci una
risposta, abbiamo scelto di riprenderci quello che consideriamo un
diritto per noi e per i nostri figli. La nostra è stata una scelta di
dignità!

La scelta di occupare la palazzina di via Marsala 34 a Riglione non è
stata casuale. Questi appartamenti e i grandi fondi sottostanti,
infatti, sono di proprietà Pampana. La famiglia Pampana è nota per
possedere un’eccezionale quantità di immobili a Pisa (circa 150
appartamenti), tanti che farne una mappatura completa è praticamente
impossibile. Ma è anche nota per lasciare o aver lasciato sfitti per
anni edifici enormi che, da soli, risolverebbero l’emergenza abitativa
di centinaia di persone. Ma i palazzinari come Pampana spesso
preferiscono lasciare sfitta una grande parte del loro patrimonio per
far sì che ci siano poche case sul mercato e i prezzi degli affitti
restino alti: è questo il motivo per cui a Pisa ci sono 4000 case
sfitte!

Anche la palazzina di via Marsala fa parte delle decine di case lasciate
sfitte dalla famiglia Pampana: terminata di costruire nel 2002, non è
mai stata abitata e, per questioni giudiziarie, non lo sarà fino al
2013. La nostra proposta alla proprietà è stata fin da subito quella di
poter abitare l’immobile fino a che non avesse avuto un’altra
destinazione d’uso, pagando un affitto equo, che abbiamo già cominciato a
versare su un libretto che la proprietà può ritirare in qualsiasi
momento.

Questa proposta è stata sostenuta anche da tutto il quartiere di
Riglione, che si è costituito nel Comitato territoriale Pisa Est,
avviando fin da subito numerosi progetti sociali aperti a tutti
all’interno dei fondi: una ludoteca, una palestra popolare, una sala
prove. Via Marsala in questo mese non è stata solo una casa per otto
famiglie, ma un punto di aggregazione e socialità per tutto il
quartiere!

Oggi ci è stato notificata un’ordinanza di sequestro dell’immobile, con
l’invito ad abbandonare le nostre case entro tre giorni. Nell’ordinanza
si legge che l’immobile deve essere sgomberato perché non è dimostrata
“l’urgenza assoluta e improrogabile di procurarsi un alloggio, che sola
avrebbe potuto rendere necessaria l’occupazione”.
La nostra storia lo dimostra, gli affitti arretrati che non abbiamo
potuto pagare lo dimostrano, le richieste di casa popolare che abbiamo
rivolto al Comune lo dimostrano. La nostra storia è la stessa delle
migliaia di famiglie che sempre più si scontrano con affitti troppo
cari, bollette arretrate, stipendi insufficienti a garantire una vita
dignitosa ai propri figli.

Il Comune non può nascondere la testa sotto la sabbia di fronte
all’eventualità che otto famiglie finiscano in mezzo a una strada!

Chiediamo al Comune di prendere una posizione. È l’ora di scegliere da
che parte stare: se dalla parte dei bisogni o dalla parte della
speculazione! Il Comune deve requisire i grandi immobili sfitti in
città!

CONTRO LA SPECULAZIONE E LO STRAPOTERE DEI PRIVATI

PER IL DIRITTO ALLA CASA E A UNA VITA DIGNITOSA

VIA MARSALA RESISTE!

 

10 giorno di tendopoli a Bologna

Un fiocco rosa nella tendopoli

Salutiamo la nascita di una giovanissima inquilina
resistente. Ieri è nata la prima bimba nella tendopoli: Sabrina.

Questa bambina si affaccia ad un mondo segnato dalla
precarietà sociale diffusa, dove il lavoro e l’abitare appaiono come miraggi a
migliaia di persone, dove gli interessi privati vogliono rubare beni
fondamentali come l’acqua, dove la rendita e la speculazione distruggono lo
stato sociale, dove la politica balbetta ed è complice di tutto questo.

Sabrina però imparerà presto che ci sono migliaia di persone
che resistono, che si organizzano che lottano, che non si accontentano di
declamare versi della costituzione ma di conquistare nuovi diritti e garanzie
per tutti e tutte. La tendopoli degli inquilini resistenti continua!

 

ASIA-RdB

Bologna Prende Casa

 

http://bolognaprendecasa.noblogs.org/

www.asia.rdbcub.it

 

assegnazioni “alternative” a roma

L’ASIA-RdB "ASSEGNA" A UNA FAMIGLIA CON 3 DISABILI UNO DEGLI ALLOGGI VUOTI DA ANNI.
Articolo di Marta Rossi uscito su E-polis Roma.

Roma – giovedì, 15 aprile 2010

Ponte di Nona. Vuoti cinque alloggi per i disabili.

L’Asia Rdb ne “assegna” uno a una famiglia con otto punti in graduatoria comunale Ieri alle 11.00 l’Asia Rdb ha “assegnato” un alloggio Ater a una famiglia composta da tre persone: la madre sulla carrozzella e due figli, di 16 e 18 anni. Si tratta di un nucleo che ha otto punti nella graduatoria comunale per l’assegnazione degli alloggi popolari. Ma che ancora non era stata chiamata. L’appartamento è uno dei cinque alloggi riservati ai disabili ancora non assegnati: l’Ater dice che è il Comune che deve inviare loro i nominativi. Intanto, però, ci sono famiglie che aspettano un alloggio, come quella che ieri mattina è riuscita a entrare. «Perché il Comune non scorre la graduatoria e assegna questi alloggi», si chiede Pasquale Nappo di Asia Rdb. «Abbiamo aperto questo appartamento che in un anno e mezzo di vita ha subito occupazioni, sgomberi ma senza essere mai assegnato ». Una volta entrati, hanno potuto constatare come in questo periodo di tempo in cui l’alloggio è rimasto vuoto è stato rubato il quadro elettrico. «I vicini gli hanno dato la luce, perché loro tre sono voluti restare lì, non avendo un altro posto dove andare». «La graduatoria c’è – conclude Nappo – e va letta fino a che non si trovano handicappati. Noi ne abbiamo trovati due in poco tempo, se vogliono glieli indichiamo noi».
AS.I.A. Roma

9 giorno di tendopoli a Bologna

Sfratto bloccato dagli Inquilini Resistenti e la tendopoli arriva al 9 giorno

Il presidio antisfratto degli inquilini resistenti
organizzato questa mattina in via De Giovanni a Bologna è riuscito a fermare un
ennesimo sfratto che avrebbe lasciato senza casa un lavoratore e la sua
famiglia, composta da moglie e tre figli.

Nella situazione che vivono oggi i lavoratori in Emilia Romagna,
con stipendi bassi, affitti alle stelle e il numero esiguo di case popolari
assegnate, organizzarsi e resistere agli sfratti è l’unico modo per non
rimanere senza casa.

Per denunciare questa emergenza e richiedere soluzioni per i
lavoratori che non riescono a pagare l’affitto o il mutuo, l’AS.I.A e Bologna Prende
Casa ha iniziato il 7 aprile un presidio permanente sotto il Comune di Bologna in
piazza Liber Paradisus, e dopo nove giorni continua ad aumentare il numero di
persone che partecipano e dormono nelle tende.

La tendopoli degli inquilini resistenti continua cosi come le
iniziative di lotta per la città.

 

Bloccare gli sfratti è giusto!

Per il blocco degli sfratti

Requisizione delle case private sfitte

Più case popolari

Tutela per gli inquilini insolventi al mutuo

 

Associazione Inquilini e Assegnatari (ASIA-RdB)

Bologna Prende Casa

http://www.asia.rdbcub.it/

http://bolognaprendecasa.noblogs.org/

 
______________________________________

appuntamenti nella giornata:

-alle ore 10.00 presidio anti-sfratto in via de giovanni 27 bo

-pranzo popolare ore 13 alla tendopoli organizzato dagli studenti aulaC

-pomeriggio delegazione inquilini resistenti alla fini compressori

-pomeriggio sportello ASIA-RdB dentro la tendopoli

-17.00 critical mass per il diritto all’abitare

[PISA] CONTINUA LA MOBILITAZIONE DELLE FAMIGLIE DI VIA MARSALA: OGGI PRESIDIO SOTTO IL COMUNE

Continua l’intensa mobilitazione delle famiglie di via Marsala a
Riglione. Oggi un presidio improvvisato di un centinaio di persone si è
insediato sotto il Comune di Pisa, dove era un corso una seduta della
Giunta, per chiedere alle istituzioni di attivarsi per il ritiro delle
denunce a carico degli occupanti e per il buon esito della trattativa
con la proprietà.

Negli interventi dal microfono le famiglie hanno ribadito di essere
decise e irremovibili nel continuare il precorso di occupazione
intrapreso e che l’unica strada percorribile è quella di un accordo con
la proprietà per un affitto a prezzi equi.

Dato il silenzio della proprietà, nonostante sia già stato aperto un
conto a suo nome, è necessario – hanno ribadito gli occupanti – che le
istituzioni si attivino: infatti le famiglie sono tutte residenti nel
Comune di Pisa e tutte hanno fatto domanda o sono già in graduatoria per
le case popolari. Si tratta dunque di un’emergenza abitativa rispetto a
cui le istituzioni, Comune in primis, non possono far finta di nulla.

Una delegazione del presidio è poi salita in Comune per incontrare
nuovamente gli assessori alla casa e alle politiche sociali e nei
prossimi giorni si capirà quali canali potranno essere avviati.

Intanto continuano e si moltiplicano le iniziative con e per il
quartiere organizzate dal Comitato territoriale Pisa Est. Giovedì
mattina saranno ripuliti e resi nuovamente fruibili i giardini di via
Quarto, un terreno di proprietà comunale oggi inutilizzato perché
lasciato all’incuria e al degrado.
Venerdì sera ci sarà una nuova edizione del torneo di biliardino
organizzato in collaborazione con la Curva Nord Maurizio Alberti. Infine
domenica le case di via Marsala ospiteranno un pranzo sociale per
l’inaugurazione della palestra popolare autogestita.

Riportiamo di seguito il volantino distribuito al presidio:

SOSTIENI VIA MARSALA!

Siamo otto famiglie che da un mese hanno occupato una palazzina vuota
dal 2002 in via Marsala a Riglione. I percorsi di vita che ci hanno
portato alla scelta dell’occupazione sono vari, ma tutti accomunati
dalle difficoltà economiche (licenziamenti, cassintegrazione,
disoccupazione) imposte dalla crisi e dall’assenza di risposte
istituzionali al nostro bisogno di casa. Tutti noi abbiamo fatto
richiesta per la casa popolare, senza però ottenere un alloggio: secondo
i parametri di accesso all’edilizia pubblica, infatti, una famiglia con
tre figli e un solo reddito di operaio ha diritto a solo sei punti per
la casa popolare…

Quando sono arrivati gli sfratti per morosità abbiamo scelto di
riprenderci quello che consideriamo un diritto per noi e per i nostri
figli: quello ad avere un tetto sopra la testa. La nostra è stata una
scelta di dignità.

La palazzina di via Marsala a Riglione che da un mese è la nostra casa è
di proprietà di un grande proprietario immobiliare ed è solo una delle
4000 case sfitte a Pisa: terminata di costruire nel 2002, non è mai
stata abitata e, per questioni giudiziarie, non lo sarà almeno fino al
2014.

La nostra proposta alla proprietà è stata fin da subito quella di poter
abitare l’immobile fino a che non avesse avuto un’altra destinazione
d’uso, pagando un affitto equo, che abbiamo già cominciato a versare su
un libretto che la proprietà può ritirare in qualsiasi momento.
Questa proposta è stata sostenuta anche da tutto il quartiere di
Riglione, che si è costituito nel Comitato territoriale Pisa Est. Il
Comitato, composto da noi famiglie e da decine di cittadini solidali, ha
da subito individuato dei progetti sociali da avviare all’interno dei
fondi: dalla prima settimana abbiamo attivato una ludoteca popolare e
stiamo allestendo una sala prove e una palestra, che verrà inaugurata
domenica. Sempre nelle assemblee del Comitato abbiamo individuato delle
zone degradate del quartiere da ripulire e restituire alla collettività,
come i giardini di via Quarto a Oratoio. Quindi via Marsala in questo
mese non è stata solo una casa per otto famiglie, ma un punto di
aggregazione e socialità per tutto il quartiere!

Oggi alle Istituzioni chiediamo di intervenire perché trattativa con la
proprietà vada a buon fine. Forti della solidarietà del mondo delle
associazioni, della società civile e del quartiere in cui siamo
radicati, chiediamo al Comune, alla Prefettura e alla Società della
Salute di attivarsi affinché si riprendano gli incontri con la proprietà
perché la situazione di noi occupanti venga regolarizzata.

PER IL DIRITTO ALLA CASA

SOSTIENI LE FAMIGLIE DI VIA MARSALA!

 
www.infoaut.org
newroz.noblogs.org
prendocasa-pisa.noblogs.org
comitatopisaest.blogspot.com

racconto dell’occupazione a ASTI

Sabato 10 Aprile 1° giorno d’occupazione    (h 5.30) In una quarantina, tra famiglie, volontari e compagni ci ritroviamo dentro la palazzina vuota di via Allende. L’aria fredda e il buio ci mantengono vicini nella prima assemblea dello Spazio Abitativo Occupato, ma c’è calore nell’aria. Parliamo di come comportarci con le Ff.Oo, di come avviare la prima mattinata e soprattutto del corteo pomeridiano, sul quale ancora non siamo in grado di fare previsioni. Tante cose tutte insieme. Si prospetta una faticosa giornata.   Continue reading “racconto dell’occupazione a ASTI”

video 6 giornata tendopoli bologna