[COSENZA] Sgomberato viale Trieste

Sgomberata nel pomeriggio di venerdì la palazzina di viale Trieste a
Cosenza, occupata l’otto maggio scorso da precari, studenti e famiglie.
Trattenuti in questura fino in tarda serata 16 degli occupanti.

L’operazione della questura è avvenuta intorno alle 14:15: in viale
Trieste si sono presentati circa 150 uomini delle forze dell’ordine in
tenuta antisommossa insieme ai vigili del fuoco. E’ stato sfondata la
porta d’ingresso, le persone che si trovavano all’interno dell’edificio
sono state rinchiuse in una stanza per il riconoscimento e in seguito
parte degli occupanti è stata portata in questura.

Il comunicato degli occupanti:

Ancora una volta in questa città si rivendicano diritti e la risposta
che arriva è solo quella degli apparati repressivi. Abbiamo chiesto più
volte l’intervento del comune e della prefettura ma al loro posto
rispondono la procura e la questura effettuando uno sgombero con un
impiego di uomini e mezzi degni di un’operazione antimafia. 16 uomini e
donne sono stati portati in questura come dei criminali e trattenuti
fino a tarda sera per allungare l’elenco degli indagati. Ancora una
volta la digos di Cosenza mette in piedi teoremi fantasiosi che cercano
di dividere in buoni e cattivi i componenti dei comitati che portano
avanti battaglie sociali, che cercano di indicare "i soliti attivisti"
come fomentatori dei bisognosi ed è cosi che nel mucchio vengono
inseriti anche coloro che sono venuti a portare la loro solidarietà alla
lotta.

Ma il comitato Prendocasa è uno e compatto, composto da famiglie,
precari e studenti italiani e migranti che liberamente rivendicano il
diritto ad una casa e che da ieri procura e questura hanno lasciato per
strada. Siamo determinati a portare avanti la lotta nonostante
l’inchiesta in atto. Non abbiamo paura perchè stiamo lottando per un
diritto garantito dalla Costituzione ma negato da leggi astratte e
anacronistiche che, ad esempio, vincolano l’accesso dei migranti ai
bandi previo contratto di lavoro regolare ignorando che la maggior parte
viene sfruttata a nero, non abbiamo paura perchè siamo ben consapevoli
che nessuno darà risposte ai nostri bisogni se non la nostra
autodeterminazione.

La classe politica di questa città continua a strumentalizzare i bisogni
della gente per mantenere il proprio potere e a negare l’esistenza di
un’emergenza sociale che necessiterebbe di impegno concreto e non delle
solite chiacchiere e promesse pre-elettorali. D’altro canto procura e
questura si sono rivelate ancora una volta il braccio armato delle lobby
di potere, prima fra tutte quella bancaria, responsabile principale
dell’attuale crisi.

Inoltre, riteniamo scandaloso che gli organi inquirenti perdano tempo ad
indagare sulle lotte sociali anziché sulla gestione del piano
urbanistico, delle politiche abitative e sulle numerose illegalità che
attraversano questa città. In tutto questo il palazzo sgomberato, che
aveva ridato speranza e dignità a decine di uomini, donne e qualche
bambino, rimarrà vuoto per altri dieci anni durante i quali la Bnp
Paribas continuerà a speculare e ad alimentare quel mercato immobiliare
virtuale che, oltre ad arricchire qualcuno ci regalerà ulteriori colate
di cemento (oltre agli attuali 400 metri cubi pro-capite).



Prendocasa Cosenza –
Comitato di lotta per la casa