CASA, ANCORA SGOMBERI A FIRENZE E NAPOLI PRIMA DELLA MOBILITAZIONE

Liberazione

di Daniele Nalbone

A Napoli sarà il
“Liberiamoci Day”. A Roma, “Mo Basta”. Sono questi due cortei
gli appuntamenti principali di domani per la giornata nazionale
contro gli sfratti e gli sgomberi. Sarà questo il passaggio iniziale
per una campagna per il diritto all’abitare in Italia. Così presidi
sono in programma sotto le prefetture a Firenze, a Torino e a Bologna
e Milano. Varie iniziative di protesta saranno invece messe in atto a
Modena, Piacenza, Parma e Ferrara. Eccole le risposte dei movimenti
di lotta per l’abitare agli sgomberi e agli sfratti che hanno
instaurato, da settembre, un clima di repressione in tutta Italia. Ma
se fino a qualche settimana fa la tensione era palpabile, gli ultimi
eventi hanno reso il clima irrespirabile. Tutto è iniziato lo scorso
18 novembre con lo sgombero dell’Horus, punto di riferimento della
cultura indipendente romana. Quindi sfratti e sgomberi sono
continuati un po’ in tutte le città italiane per culminare nelle
ultime due azioni messe in atto martedì mattina a Napoli e a Firenze
e che tanto sanno di “avvertimento” verso chi ha deciso di
mobilitarsi a livello nazionale.

Nel capoluogo fiorentino
un’ottantina di agenti tra digos e celere sono intervenuti
nell’interno dell’area Luzzi, a Pratolino, “per eseguire uno
sgombero voluto dal ministro degli interni in persona” spiegano dal
Movimento di lotta per la casa. Un’operazione che ha portato
all’identificazione di 170 persone (migranti e non) e al fermo di due
cittadini rumeni, due senegalesi e due marocchini. “Per le forze
dell’ordine, per il sindaco di Sesto Fiorentino, per il Governo”
commentano gli attivisti “non è importante che la maggioranza
della comunità che aveva trovato rifugio nel Luzzi vivesse di vita
propria, di lavoro nei cantieri, di laboratori del riciclo, di
agricoltura biologica. Per loro la “malparata” va estirpata e
basta”. Ma se gli sgomberi di Napoli nascondono la volontà
politica di equiparare le occupazioni di “estrema destra” ed
“estrema sinistra” dietro la pericolosa logica degli opposti
schieramenti, quelli di Roma (Horus) e Firenze (Luzzi) celano
l’inattaccabile “diritto” alla speculazione edilizia.

A tutto questo va
aggiunta la costante opera di criminalizzazione dei movimenti che, se
a Milano si vedono costretti a combattere contro un’amministrazione
comunale che ha deciso di mettere all’asta 67 stabili pubblici, sedi
di progetti di associazione sociale come la Cascina Torchiera, il
Cox, il circolo Giordano Bruno, “solo per fare cassa per buchi di
bilancio e in vista delle trasformazioni territoriali per l’Expo e il
nuovo Piano di Governo del territorio”, nella “dotta” Bologna
sono attaccati per essere al fianco degli “sfrattandi” contro chi
vorrebbe far del capoluogo emiliano la partita dell’affitto in nero.
A studenti o migranti, non fa differenza.